Separazione, non basta il ripristino della convivenza per interromperla

Non è sufficiente il mero ripristino della convivenza tra gli ex coniugi a dimostrare la loro riconciliazione, con effetto interruttivo della separazione e al punto da bloccare la sentenza di divorzio. Per ottenere tale effetto è infatti necessaria la ricostruzione della comunione spirituale e materiale caratteristica della vita coniugale.

Lo ha precisato la Corte di Cassazione, prima sezione civile, nell'ordinanza n. 14037/2021 (qui sotto allegata) rigettando il ricorso di una donna contro il provvedimento che aveva confermato la sentenza di divorzio tra lei e l'ex marito. Per la Corte territoriale, infatti, non c'era stata alcuna ricostituzione dell'affectio maritalis, bensì solo una ripresa temporanea della convivenza dovuta a interessi pratici di entrambi gli ex coniugi.